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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge approvata dal Parlamento, il 4 ottobre torna ad essere riconosciuto come festività nazionale in onore di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia. La ricorrenza, già festa nazionale fino alla relativa soppressione, avvenuta con la legge n. 54 del 1977, viene ripristinata nell’anno dell’ottavo centenario della morte del Santo.

Il provvedimento conferisce alla data del 4 ottobre tutti gli effetti civili propri delle festività nazionali, con decorrenza dal 2026.

Sotto il profilo giuslavoristico, l’equiparazione alle altre festività comporta per i datori di lavoro l’obbligo di riconoscere il riposo retribuito ai propri dipendenti. Qualora l’attività lavorativa sia prestata in tale giornata, troverà applicazione il trattamento economico previsto per le festività dal contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento, che generalmente contempla maggiorazioni retributive o il riconoscimento di riposi compensativi.

Il carattere di festività nazionale comporta la chiusura degli uffici pubblici, delle istituzioni scolastiche e, salvo specifiche esigenze organizzative o di servizio, delle attività private.

Le imprese dovranno pertanto provvedere all’aggiornamento dei calendari aziendali e verificare le implicazioni sui sistemi di rilevazione presenze. Sarà inoltre necessario considerare la nuova festività nella pianificazione delle attività e valutare eventuali adeguamenti della contrattualistica aziendale.

Il nostro studio resta a completa disposizione per fornire ogni assistenza in ordine agli aspetti giuslavoristici, retributivi e contributivi connessi all’introduzione della nuova festività.